Catalogo pittura

La mia poetica:
penso di aver trovato il mio habitat in quella fertilissima “terra di nessuno” che è l’area interposta, se così si può dire, tra l’astratto e il figurativo, un ambito dove posso creare le dimore per l’anima, “rinvenire” luoghi (o momenti) dove il reale è ormai remoto ma non perduto, dove il vero si trasforma e si nega in valenze ambigue o ambivalenti.
Sono ibridi affidati da frequenze emotive a cromatismi di intenso lirismo. Sono i luoghi dei miei segreti, delle lacrime, della voluttà, della preghiera inutile, del sogno. Voglio che i miei lavori suggeriscano la fluttuazione tra reale e non, in una bipolarità pulsante, atta a generare dubbio e sospensione anche in una rara armonia di opposti come il flusso da un “donde” a un “altrove”.
Per contenere lo smarrimento talvolta inserisco elementi duri, lineari e geometrici forse per riagganciarmi al reale, certamente per ancorare il tutto. Nei suoi esiti migliori (e più ambiziosi) la frequentazione di tale dimensione apre ad un’altra sfera, collocata tra il vero e l’immaginario, quella della fiaba, luogo in cui gli elementi compositivi cambiano ruolo e valenze in un gioco senza fine, assolutamente legittimo perché nella fiaba tutto può succedere.
E questo significa che una forma nera può essere oscurità, roccia, silenzio; una garza bianca può essere fluidità, luce, melodia; uno straccetto blu può essere cobalto o manganese ma anche cielo, speranza e mare (in un racconto senza fine).